gatto che dorme felice

Adoro i gatti da sempre. Li adoravo fin da piccolina, con un trasporto unico al mondo. Una devozione che nemmeno una triste esperienza di attacco frontale all’età di sei anni ha scalfito di un millimetro.

Oggi li considero anche dei maestri eccelsi di Mindfulness!

A volte mi sono chiesta da dove nascesse tutto questo amore per il felino che ci è concesso di adottare ed ospitare nelle nostre case. Chissà perché scegliamo, fin dalla più tenera età, di accompagnarci a un animale piuttosto di un altro! Credo che certi sentimenti innati non trovino nessuna giustificazione logica ed è bello così.

Gli animali ci insegnano qualcosa di profondo su noi stessi

In questi ultimi anni ho abbracciato l’idea che ogni animale con cui percorriamo un breve o lungo tratto della nostra vita ci porti delle preziose lezioni. Lezioni legate al nostro percorso evolutivo come esseri umani.

Sento fortemente mia la teoria secondo la quale, se siamo attratti in particolare da un animale, è perché dobbiamo imparare ad incarnare le sue qualità primarie fondamentali. È come se lui fosse una sorta di maestro a cui dobbiamo ispirarci e da cui prendere continuamente esempio. Per migliorarci e soprattutto per correggere quelli che riteniamo essere i nostri lati ombra.

In quest’ottica, la mia adorazione per i gatti trova giustificazione nel mio bisogno di moderare la mia emotività e il mio sentirmi estranea al mondo. Il gatto è maestro di tranquillità e di adattabilità. E’ in grado di cacciare un topo o un uccellino e tre secondi dopo tornare impassibile a godersi il sole in qualche cantuccio di casa.

Imperturbabilità, focalizzazione senza dispersione di energie, radicamento, presenza totale nel qui e ora. Vi sembra poco? Il gatto è davvero un ottimo esempio di chi ha fatto della Mindfulness il proprio fondamento di vita!

Gatti e Mindfulness

Chiaramente nessun gatto ha bisogno di sapere cos’è la Mindfulness! Siamo noi esseri umani, con la nostra peculiare condizione di esseri viventi a metà fra gli abissi e le stelle, ad averne necessità.

La mia gatta Irma ed io alcuni anni fa…

Eppure il gatto ci può essere d’ispirazione per raggiungere la sua quiete in mezzo alla tempesta. Un gatto si adatta a tutto, al bello e al brutto, al caldo e al freddo, alla povertà e alla ricchezza. Per lui le dicotomie non hanno importanza! Il mondo è comunque ospitale per un gatto perché è lui che sa adattarsi al mondo!

Il gatto trova comodo per dormire perfino uno stendino per il bucato! E ci fa sorridere o ridere proprio perché è così a proprio agio… ovunque e comunque! Quanta sana invidia proviamo per questa sua capacità di godersi ogni attimo e ogni situazione? Io moltissima!

Il qui e ora per il gatto

Il gatto è presenza pura. In questo senso è assolutamente maestro di Mindfulness.

Vi faccio un esempio! Vi è mai capitato di vedere il vostro tenero e coccoloso gatto di casa diventare un estraneo appena varcata la porta per fare ingresso nel mondo esterno? Non risponde più ai vostri richiami, finge di aver dimenticato il nome che gli avete affibbiato dopo lunga ricerca.

Da gattino da cuscino è diventato felino a tutto tondo. Ogni ambiente richiede di adattarsi e se in casa sta benissimo sulla poltrona, all’esterno è perfetto esempio di cacciatore senza pentimento. Presente a se stesso e alla situazione al 100%, senza mai confondersi.

Passato e futuro nella mente del gatto

Passato e futuro non hanno alcuna importanza nella mente del gatto.

Lui è sempre nel qui e ora. Per questo non risponde ai nostri insistenti richiami appena ci volta le spalle per entrare nella natura di un giardino o delle strade del quartiere che lo ospita. Se il qui e ora richiede che sia cacciatore, allora non può più essere Fufy o Mirtillo o Simba!

Grazie infinitamente a tutti i gatti della mia vita perché sono stati una continua scoperta e dei grandissimi esempi di virtù di inestimabile valore.

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