Quando Sara ed Elisabetta mi hanno invitata a far parte del loro bellissimo progetto, mi sono
subito sentita a casa.
Perché conosco Sara da un bel po’ di anni (e la conosco proprio in virtù della sua decennale
esperienza in campo nutrizionale), perché la parola “consapevole” che è parte del titolo della loro
creazione, sta alla base della pratica dello Yoga, e perché credo fermamente che l’atto del nutrirsi
correttamente sia il fondamento della buona salute, non solo fisica, di ogni essere umano.
Sono nata e cresciuta onnivora, ma da sempre, con scarso scarsissimo interesse verso carne e
pesce. E quando alla soglia dei trent’anni lo yoga è entrato in maniera esplosiva nella mia vita, ho
tirato un sospiro di sollievo.
Il mio “scarso scarsissimo interesse per carne o pesce” aveva le sue ragioni, che prima non mi
erano chiare, ma che piano piano sono diventate sempre più manifeste.
Lo yoga è non violenza
Alla base della filosofia dello Yoga c’è Ahimsa, la NON VIOLENZA, che è una delle 5 regole morali
(Yama) descritte da Patanjali negli Yoga Sutra. È il termine sanscrito che indica l’ “assenza di
volontà di nuocere” a chiunque e in qualunque modo.
Con Ahimsa si intende la compassione per tutti gli esseri viventi, il non ferire, turbare o mostrare
crudeltà a qualsiasi creatura, in qualsiasi modo.
Significa gentilezza, amicizia, e considerazione verso tutti gli esseri viventi e le cose.
Ha molto a che fare anche con i nostri doveri e le responsabilità: Ahimsa ci sprona ad essere
attenti in ogni situazione ed ad agire senza fare del male, ad essere CONSAPEVOLI di come ci
muoviamo nel mondo.
Chi pratica yoga agisce in favore dell’amore, (la non-violenza) sia tramite l’azione, sia tramite le
parole e il pensiero. E così dopo aver approfondito tutti questi aspetti fondanti della pratica dello Yoga (che appunto non si riduce alle sole asana/posizioni), la mia coscienza si è acquietata. Ho scelto di allinearmi a questo mio sentire ancestrale, e il mio corpo e la mia mente hanno ringraziato.
Non sono più riuscita a pensare di far entrare dentro di me energia di sofferenza; noi YoginiS
lavoriamo per creare armonia e pace prima dentro di noi per poi riuscire a portarla al di fuori;
lavoriamo perché il nostro corpo diventi forte per essere di aiuto agli altri; lavoriamo perché la
nostra mente diventi chiara e pulita, lavoriamo perché il nostro cuore sia aperto e accogliente.
È un percorso estremamente personale, ma credo che a chi si addentra nello Yoga in modo serio
e profondo, prima o poi si accenda una lampadina.
Vi aspetto sul tappetino per iniziare questa avventura di scoperta.
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