Quando Sara ed Elisabetta mi hanno invitata a far parte del loro bellissimo progetto, mi sono
subito sentita a casa.
Perché conosco Sara da un bel po’ di anni (e la conosco proprio in virtù della sua decennale
esperienza in campo nutrizionale), perché la parola “consapevole” che è parte del titolo della loro
creazione, sta alla base della pratica dello Yoga, e perché credo fermamente che l’atto del nutrirsi
correttamente sia il fondamento della buona salute, non solo fisica, di ogni essere umano.
Sono nata e cresciuta onnivora, ma da sempre, con scarso scarsissimo interesse verso carne e
pesce. E quando alla soglia dei trent’anni lo yoga è entrato in maniera esplosiva nella mia vita, ho
tirato un sospiro di sollievo.
Il mio “scarso scarsissimo interesse per carne o pesce” aveva le sue ragioni, che prima non mi
erano chiare, ma che piano piano sono diventate sempre più manifeste.
Lo yoga è non violenza
Alla base della filosofia dello Yoga c’è Ahimsa, la NON VIOLENZA, che è una delle 5 regole morali
(Yama) descritte da Patanjali negli Yoga Sutra. È il termine sanscrito che indica l’ “assenza di
volontà di nuocere” a chiunque e in qualunque modo.
Con Ahimsa si intende la compassione per tutti gli esseri viventi, il non ferire, turbare o mostrare
crudeltà a qualsiasi creatura, in qualsiasi modo.
Significa gentilezza, amicizia, e considerazione verso tutti gli esseri viventi e le cose.
Ha molto a che fare anche con i nostri doveri e le responsabilità: Ahimsa ci sprona ad essere
attenti in ogni situazione ed ad agire senza fare del male, ad essere CONSAPEVOLI di come ci
muoviamo nel mondo.
![](https://ilpiattoconsapevole.it/wp-content/uploads/2023/11/WhatsApp-Image-2023-11-18-at-07.59.03-250x300.jpeg)
Chi pratica yoga agisce in favore dell’amore, (la non-violenza) sia tramite l’azione, sia tramite le
parole e il pensiero. E così dopo aver approfondito tutti questi aspetti fondanti della pratica dello Yoga (che appunto non si riduce alle sole asana/posizioni), la mia coscienza si è acquietata. Ho scelto di allinearmi a questo mio sentire ancestrale, e il mio corpo e la mia mente hanno ringraziato.
Non sono più riuscita a pensare di far entrare dentro di me energia di sofferenza; noi YoginiS
lavoriamo per creare armonia e pace prima dentro di noi per poi riuscire a portarla al di fuori;
lavoriamo perché il nostro corpo diventi forte per essere di aiuto agli altri; lavoriamo perché la
nostra mente diventi chiara e pulita, lavoriamo perché il nostro cuore sia aperto e accogliente.
È un percorso estremamente personale, ma credo che a chi si addentra nello Yoga in modo serio
e profondo, prima o poi si accenda una lampadina.
Vi aspetto sul tappetino per iniziare questa avventura di scoperta.