3 modi per fare pace con la bilancia

ragazza con cartello sulla perdita di peso

L’estate è arrivata. E con l’estate, immancabilmente, arriva per tutti l’idea delle ferie e della scelta di dove passarle. Mare? Montagna? Città d’arte?

Recentemente ho scoperto da un sondaggio che molte persone evitano di frequentare le spiagge. Questo avviene perché non hanno un buon rapporto con il proprio corpo e con l’immagine che hanno di se stesse, fisicamente.

Per tutte queste persone la bilancia è un oggetto temuto perché le mette difronte al proprio peso che non scende.

Ma non solo le persone in sovrappeso possono avere un cattivo rapporto con la bilancia.

Anche le persone in forma possono essere ossessionate dalla propria immagine corporea. Anzi, spesso proprio coloro che dedicano molto tempo ed energie al proprio aspetto fisico si pesano tutti i giorni.

Che la bilancia sia evitata o sia consultata tutti i giorni rivela molto di noi e di come ci rapportiamo alla nostra immagine e alla nostra idea di salute e di bellezza.

E se imparassimo a fare pace con la bilancia? Se cominciassimo a non esserne ossessionati e a non evitarla per evitare anche noi stessi?

Perché la bilancia è tanto temuta?

La bilancia è temuta perché diamo tantissima importanza al peso espresso in kilogrammi.

Invece di valutare il nostro aspetto fisico complessivo tenendo in considerazione sesso, corporatura, età, massa muscolare, ci concentriamo solo sulla cifra che compare in numeri ad indicare quanto pesiamo.

Ci rapportiamo con la bilancia come con una commissione di esame composta da “giudici” che non tengono in considerazione la nostra storia ma valutano solo una singola prova!

Il punto è che quei giudici siamo noi.

Siamo noi che giudichiamo, ci focalizziamo solo su alcuni elementi, perdiamo di vista il percorso e valutiamo solo il risultato finale.

Ma si può fare pace con la bilancia? Può diventare uno strumento “neutro”, che semplicemente ci fornisce un dato (il peso) senza che questo diventi l’unico elemento importante?

Certo che sì. Per arrivare a questo c’è bisogno di ricostruire, prima di tutto, l’idea che abbiamo di noi stessi, della nostra salute e della nostra forma fisica ideale in questo preciso momento della nostra vita.

3 modi per fare pace con la bilancia

I tre modi principali per fare pace con la bilancia li possiamo ritrovare tutti in tre dei pilastri fondamentali della Mindfulness e, quindi, della Mindful Eating.

1- Coltivare la pazienza

Invece di cercare risultati veloci che determinino una perdita di peso rapida, diamoci tempo.

Spesso perdere peso in tempi stretti significa scegliere “diete lampo” che escludono completamente gruppi di alimenti (come i carboidrati) e che non sono sostenibili a lungo termine.

Sono le diete che danno risultati sulla bilancia! Ma sono anche le stesse che provocano l’effetto yo-yo appena vengono messe da parte.

Avere pazienza significa scegliere uno stile alimentare che non ci farà perdere peso in tempi rapidissimi ma ci permetterà di raggiungere dei risultati duraturi in tempi dilatati, dando al nostro corpo un ritmo sano di adattamento a un nuovo stile di vita.

2- Avere fiducia

Tutti noi abbiamo molti giudici interiori. Ascoltarli di continuo ci fa perdere fiducia nelle nostre possibilità e potenzialità. Con l’auto-ascolto possiamo individuare questi giudici e decidere di avere fiducia nel nostro potenziale inespresso.

Avere fiducia significa anche ascoltare le risposte del nostro corpo. Fidiamoci di quello che ci dice, che ci comunica tramite la digestione, il sonno, il benessere emotivo e mentale.

Quello che mangiamo, che effetti procura al nostro corpo?

Possiamo fidarci di quello che sentiamo noi in prima persona, senza prestare continuamente attenzione a quello che ci viene detto, proposto, spesso propinato come corretto per tutti, senza distinzioni individuali.

La bilancia diventerà solo uno strumento che monitorerà dove stiamo andando e se quello che stiamo facendo ha un senso per noi.

3- Non cercare risultati

Questo pilastro è molto difficile per noi occidentali, sempre alla ricerca del goal della nostra vita. Fraintendiamo la non-ricerca di risultati pensando che significhi non applicarsi per uno scopo.

In realtà non cercare risultati significa godersi il percorso.

Sappiamo dove vogliamo andare, cosa vogliamo raggiungere ma decidiamo di non focalizzarci solo su questo. Iniziamo a prestare attenzione ad ogni tappa senza vivere solo in funzione di “vittoria o sconfitta”.

Ci godiamo il viaggio, la traversata. Potremmo farcela, potremmo non farcela. Ma nel “durante” avremmo dato un senso più profondo ad ogni passo compiuto.

La bilancia la consulteremo di quando in quando. Magari la metteremo da parte perché il peso sarà diventato meno importante rispetto a come ci sentiamo complessivamente.

La percezione che abbiamo del nostro corpo

Questi 3 modi per fare pace con la bilancia possono cambiare la percezione che abbiamo del nostro corpo e soprattutto farci sentire che il nostro benessere ha un significato molto più ampio di quello che pensiamo.

Collegare la salute solo al peso corporeo non è un’abitudine sana.

C’è il rischio di creare ossessione verso un unico dato perdendo di vista il quadro più ampio in cui includere anche come ci sentiamo, l’età che abbiamo, il sesso di appartenenza, l’attività fisica che riusciamo a svolgere.

Se vuoi approfondire questo approccio, ti possiamo consigliare di leggere il nostro nuovo e-book: “In forma dalla small alla extra-large”.

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