farinata di ceci con erbette

Sono una fan delle verdure. Un tempo non era così ma da quando sono diventata vegetariana ho scoperto che in realtà ce ne sono alcune che adoro “in tutte le salse”! Le mangerei tranquillamente anche tutti i giorni. Amo però rispettare la stagionalità e per le mie verdure preferite attendo il loro giusto tempo.

In autunno inoltrato, dal mio fruttivendolo, arrivano le rosoline. Nella grande distribuzione sono delle sconosciute. Nella piccola, per fortuna, è uno di quei prodotti locali che non si sono ancora persi. Sono le prime foglie del papavero selvatico che arriverà in primavera. Il loro periodo va da dicembre a marzo.

Le rosoline hanno un sapore delicato e un po’ dolce. Le uso ovunque! Crude nell’insalata, cotte nei risotti o nelle zuppe e anche nella farinata di ceci preparata in padella. Come gli spinaci e la rucola perdono moltissimo del loro volume se vengono cucinate. Quindi, generalmente, ne compro un bel po’ di modo da averne a sufficienza per diverse preparazioni.

Oggi ve le propongo nella far-frittata cioè nella farinata di ceci cotta in padella come viene comunemente chiamata nel mondo delle ricette vegane. Viene denominata così perché nell’aspetto ricorda la frittata di uova e perché, in realtà, pare che la vera farinata dovrebbe essere cotta nel forno.

Semplicemente creo una pastella morbida di farina di ceci ed acqua a cui aggiungo la curcuma (per dare quel colore giallo intenso che mi piace tanto) e il chaat masala. A parte faccio un soffritto di porro e cuocio per meno di un minuto le rosoline tagliate. Uso pochissimo sale. Terminata la cottura di porro e rosoline ci verso sopra la pastella di farina di ceci e acqua e faccio in modo che si estenda su tutto il perimetro della padella.

Generalmente aggiungo in superficie semi di sesamo e semi di papavero. A fuoco lento lascio che si solidifichi il tutto in modo da poterlo girare facilmente dopo circa dieci minuti. Cucino, quindi, su entrambi i lati per lo stesso tempo. A me piace sottile, quindi venti minuti di cottura a fuoco lento sono sufficienti.

È una preparazione semplice, salutare, di stagione! Ottima anche da portare fuori casa per un pranzo al sacco. È buona sia appena preparata che qualche ora dopo, a temperatura ambiente. Si conserva in un contenitore di vetro in frigorifero per al massimo un paio di giorni.

Per chi, come me, ama cimentarsi ogni tanto ai fornelli, cucinare è un’attività dell’essere, più che del fare. Significa che la vivo come un’esperienza che mi piace, mi rilassa, mi coinvolge positivamente e mi realizza. Nella Mindfulness le attività dell’essere sono fondamentali perché ci permettono di ridurre lo stress che accumuliamo con le attività del fare. Ma ne parleremo più avanti!

Nel frattempo…buona far-ffrittata di rosoline!

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